HEMEROTECA DE MÚSICA CLÁSICA. Octava, y última entrega de La Boheme, ópera en cuatro actos de Giacomo Puccini, representada en el Teatro García Barbón de Vigo la noche del día 20 de agosto de 1959, en transcripción literal del programa entregado aquella noche.
MIMÌ
(Apre gli occhi, vede che sono tutti
partiti e allunga la mano verso Rodolfo,
che gliela bacia amorosamente.)
Sono andati?
Fingevo di dormire
perché volli con te sola restare.
Ho tante cose che ti voglio dire,
o una sola,
ma grande come il mare,
come il mare profonda ed infinita...
(Mette le braccia al collo di Rodolfo.)
Sei il mio amore
e tutta la mia vita!
RODOLFO
Ah, Mimì, mia bella Mimì!
MIMÌ
(Lascia cadere le braccia.)
Son bella ancora?
RODOLFO
Bella come un'aurora.
MIMÌ
Hai sbagliato il raffronto.
Volevi dir: bella
come un tramonto.
"Mi chiamano Mimì,
il perché non so... "
RODOLFO
(intenerito e carezzevole)
Tornò al nido la rondine
e cinguetta.
(Si leva di dove l'aveva riposta, sul
cuore, la cuffietta di Mimì e gliela
porge.)
MIMÌ
(gaiamente)
La mia cuffietta...
La mia cuffietta...
Ah!
(Tende a Rodolfo la testa, questi
le mette la cuffietta. Mimì fa sedere
presso a lei Rodolfo e rimane
colla testa appoggiata sul petto
di lui.)
Te lo rammenti
quando sono entrata
la prima volta, là?
RODOLFO
Se lo rammento!
MIMÌ
Il lume si era spento...
RODOLFO
Eri tanto turbata!
Poi smarristi la chiave...
MIMÌ
E a cercarla tastoni ti sei messo!...
RODOLFO
...e cerca, cerca...
MIMÌ
Mio bel signorino,
posso ben dirlo adesso:
lei la trovò assai presto...
RODOLFO
Aiutavo il destino...
MIMÌ
(ricordando l'incontro suo con Rodolfo
la sera della vigilia di Natale)
Era buio; e il mio rossor
non si vedeva...
(Sussurra le parole di Rodolfo).
"Che gelida manina...
Se la lasci riscaldar!..."
Era buio e la man
tu mi prendevi...
|
MIMÍ
(Abre los ojos y ve que todos han
salido y alarga la mano hacia
Rodolfo, que la besa)
¿Se han ido?
Fingí estar dormida porque
quería quedarme a solas contigo.
Tengo tantas cosas que decirte....
o una sola,
pero inmensa como el mar,
como el mar, profunda e infinita...
(le pone el brazo en el cuello)
¡Tú eres mi amor...
y toda mi vida!
RODOLFO
¡Ah! ¡Mimí! ¡Mi bella Mimí!
MIMÍ
(Deja caer el brazo)
¿Aún soy bella?
RODOLFO
¡Bella como la aurora!
MIMÍ
Te equivocas al comparar;
querías decir...
"Bella, como un atardecer".
"Me llaman Mimí; ¿por qué?
No lo sé'.
RODOLFO
(enternecido y cariñoso)
Volvió a su nido la golondrina
y gorjea.
(Saca el sombrerito de Mimí
de donde lo tenia guardado,
junto a su corazón)
MIMÍ
(alegremente)
Mi sombrerito!
Mi sombrerito...
¡Ah!
(Acerca la cabeza a Rodolfo,
que le pone el sombrerito
Mimí hace sentarse cerca de ella
a Rodolfo y queda con la cabeza
apoyada sobre el pecho de él)
¿Te acuerdas de cuando
entré aquí
la primera vez?
RODOLFO
¡Que si me acuerdo...!
MIMÍ
Se había apagado la llama...
RODOLFO
¡Estabas tan turbada!...
Después, perdiste la llave...
MIMÍ
¡Y te pusiste a buscarla a gatas!...
RODOLFO
...y, buscando, buscando...
MIMÍ
Mi querido señor,
hoy puedo decirlo,
la encontró usted tan deprisa...
RODOLFO
Ayudaba al destino.
MIMÍ
(Recordando su encuentro con
Rodolfo la tarde del día de Navidad)
Estábamos a oscuras y, mi rubor
no se veía....
(Susurra las palabras de Rodolfo)
"Qué manita tan fría...
déjeme caldeársela...".
Estábamos a oscuras y,
me cogiste la mano...
|
(Mimì è presa da uno spasimo di
soffocazione e lascia ricadere il
capo, sfinita.)
RODOLFO
(Spaventato, la sorregge.)
Oh Dio! Mimì!
(In questo momento Schaunard
ritorna: al grido di Rodolfo accorre
presso Mimì).
SCHAUNARD
Che avvien?
MIMÌ
(Apre gli occhi e sorride per
rassicurare Rodolfo e Schaunard.)
Nulla. Sto bene.
RODOLFO
(La adagia sul cuscino.)
Zitta, per carità.
MIMÌ
Sì, sì, perdona,
ora sarò buona.
(Musetta e Marcello entrano
cautamente, Musetta porta un
manicotto e Marcello una boccetta.)
MUSETTA
(a Rodolfo)
Dorme?
RODOLFO
(avvicinandosi a Marcello)
Riposa.
MARCELLO
Ho veduto il dottore!
Verrà; gli ho fatto fretta.
Ecco il cordial.
(Prende una lampada a spirito, la
pone sulla tavola e l'accende.)
MIMÌ
Chi parla?
MUSETTA
(Si avvicina a Mimì
e le porge il manicotto.)
Io, Musetta.
MIMÌ
(Aiutata da Musetta si rizza sul letto,
e con gioia quasi infantile prende il
manicotto.)
Oh, come è bello e morbido!
Non più, Non più le mani
allividite. Il tepore
le abbellirà...
(a Rodolfo)
Sei tu che me lo doni?
MUSETTA
(pronta)
Sì.
MIMÌ
(Stende una mano a Rodolfo).
Tu, spensierato!
Grazie. Ma costerà.
(Rodolfo scoppia in pianto.)
Piangi? Sto bene...
Pianger così, perché?
Qui.. amor... sempre con te!
Le mani... al caldo... e... dormire.
(Mette le mani nel manicotto, si
assopisce inclinando graziosamente la
testa sul manicotto in atto di dormire.
Entrando in coma. Silenzio.
Rassicurato nel vedere che Mimì si è
addormentata, cautamente si allontana
da essa e fatto un cenno agli altri di
non far rumore, si avvicina a Marcello)
RODOLFO
Che ha detto il medico?
MARCELLO
Verrà.
(Fa scaldare la medicina portata
da Marcello sul fornello a spirito, e
quasi inconsciamente mormora una
preghiera. Rodolfo, Marcello e
Schaunard parlano assai sottovoce
fra di loro; di tanto in tanto Rodolfo
ça qualche passo verso il letto,
sorvegliando Mimì, poi ritorna verso
gli amici.)
MUSETTA
(pregando)
Madonna benedetta,
fate la grazia a questa poveretta
che non debba morire.
(interrompendosi, a Marcello)
Qui ci vuole un riparo
perché la fiamma sventola.
(Marcello si avvicina e mette un libro
ritto sulla tavola formando paravento
alla lampada.)
Così.
(Ripiglia la preghiera.)
E che possa guarire.
Madonna santa, io sono
indegna di perdono,
mentre invece Mimì
è un angelo del cielo.
(mentre Musetta prega, Rodolfo
le si è avvicinato.)
RODOLFO
Io spero ancora.
Vi pare che sia grave?
MUSETTA
Non credo.
SCHAUNARD
(Camminando sulla punta dei piedi
va ad osservare Mimì, fa un gesto di
dolore e ritorna presso Marcello. Con
voce strozzata)
Marcello, è spirata...
(Intanto Rodolfo si è avveduto che il
sole della finestra della soffitta sta
per battere sul volto di Mimì e cerca
intorno come porvi riparo; Musetta se
ne avvede e gli indica la sua mantiglia,
sale su di una sedia e studia il modo di
distenderla sulla finestra. Marcello si
avvicina a sua volta al letto e se ne
scosta atterrito; intanto entra Colline
che depone del danaro sulla tavola
presso a Musetta.)
COLLINE
Musetta, a voi!
(Poi visto Rodolfo che solo non riesce
a collocare la mantiglia corre ad
aiutarlo chiedendogli di Mimì)
Come va?...
RODOLFO
Vedi?... È tranquilla.
(Si volge verso Mimì, in quel mentre
Musetta gli fa cenno che la medicina
è pronta, scende dalla scranna, ma
nell'accorrere presso Musetta si
accorge dello strano contegno di
Marcello e Schaunard. Con voce
strozzata dallo sgomento)
Che vuol dire
quell'andare e venire,
quel guardarmi così...
MARCELLO
(Non regge più, corre a Rodolfo e
abbracciandolo con voce angosciata
grida:)
Coraggio !
RODOLFO
(Si precipita al letto di Mimi, la
solleva e scotendola grida colla
massima disperazione. Piangendo)
Mimì... Mimì!...
(Si getta sul corpo esanime di Mimì)
Mimì... Mimì!...
(Musetta, spaventata corre al letto,
getta un grido angoscioso, buttandosi
ginocchioni e piangente ai piedi di
Mimì dalla parte opposta di Rodolfo.
Schaunard si abbandona accasciato
su di una sedia a sinistra della scena.
Colline va ai piedi del letto, rimanendo
atterrito per la rapidità della
catastrofe. Marcello singhiozza,
volgendo le spalle al proscenio.)
|
(Mimí presa de un espasmo
de tos, deja recaer la cabeza,
extenuada)
RODOLFO
(Asustado, la sostiene en sus brazos)
¡Dios mío! ¡Mimí!
(Schaunard entra en ese momento
al grito de Rodolfo corre al lado de
Mimí)
SCHAUNARD
¿Qué ocurre?
MIMÍ
(abre los ojos y sonríe para
tranquilizar a Rodolfo y Schaunard)
Nada; estoy bien.
RODOLFO
(La deja sobre la almohada)
No hables, por caridad.
MIMÍ
Si, si, perdona;
ahora seré buena.
(Regresan Marcelo y Musetta;
después, Colline. Musetta pone una
vela sobre la mesa)
MUSETTA
(A Rodolfo)
¿Duerme?
RODOLFO
(acercándose a Marcelo)
Descansa.
MARCELO
He visto al doctor. Vendrá.
Le he dicho que se dé prisa.
Aquí está la medicina.
(Enciende una lámpara y
la pone sobre la mesa)
MIMÍ
¿Quién está hablando?
MUSETTA
(Se acerca a Mimí y le
da el manguito de piel)
Yo. Musetta.
MIMÍ
(Con la ayuda de Musetta se
incorpora y con alegría casi
infantil coge el manguito)
¡Oh, qué bonito y qué blando!
No tendré más las manos heladas.
Su tibieza...
las embellecerá.
(A Rodolfo)
¿Eres tú quien me lo ha comprado?
MUSETTA
(Rápida)
Sí.
MIMÍ
(tiende una mano a Rodolfo)
¡Tú! Qué inconsciente...
¡Gracias! Lo que habrá costado...
(Rodolfo rompe a llorar)
¿Lloras?...Si estoy bien.
Llorar así..., ¿por qué?
¡Aquí... amor... siempre contigo!
Las manos... al calor... y dormir.
(Pone las manos en el manguito se
adormece inclinando la cabeza
sobre el manguito. Entra en coma.
Silencio. Rodolfo, ya repuesto al
ver que Mimí se ha dormido, se
aleja de ella y, con el gesto,
indica a los demás que no hagan
ruido. Se acerca a Marcelo)
RODOLFO
¿Qué ha dicho el médico?
MARCELO
Que vendrá.
(Calienta la medicina traída por
Marcelo sobre el hornillo encendido,
y casi inconscientemente murmura
una plegaria. Rodolfo, Marcelo y
Schaunard hablan muy bajito entre
ellos; de tanto en tanto Rodolfo se
acerca a la cama, vigilando a Mimí,
para después, silenciosamente,
volver con los amigos)
MUSETTA
(Rezando)
Señora bendita.
dale tu gracia a esta pobrecita;
que no muera...
(Se interrumpe. A Marcelo)
Aquí hace falta una defensa
pues la llama se agita por el viento.
(Marcelo se acerca y pone un libro
bajo la mesa como parapeto
para la llama)
Así.
(Retoma la plegaria)
Que pueda curarse.
Señora santa, yo soy
indigna de perdón;
Mimí, sin embargo,
es un ángel del cielo.
(Mientras Musetta reza,
Rodolfo se le acerca)
RODOLFO
Aún tengo esperanza.
¿Crees que es grave?
MUSETTA
No creo.
SCHAUNARD
(de puntillas se acerca a la cama,
hace un gesto de dolor y vuelve
apesadumbrado junto a Marcelo.
Con voz ahogada)
Marcelo, ¡ha muerto!
(Rodolfo se percata que el sol
de la ventana va a caer sobre
el rostro de Mimí y se coloca
delante para evitarlo; Musetta
se da cuenta y le da su chal,
estudiando la forma de colocarlo
sobre la ventana. Marcelo se
acerca a la cama y se aleja
asustado. Entra Colline que
pone el dinero sobre la mesa
cerca de Musetta)
COLLINE
Musetta, para ti.
(Después ve que Rodolfo solo no
puede colocar el chal y corre a
ayudarlo preguntando por Mimí)
¿Cómo está?
RODOLFO
Ves... está tranquila.
(Se vuelve hacia Mimí.
Musetta le hace señas de que la
medicina estará pronto, pero
cuando acude rápido a Musetta,
se da cuenta de la expresión de
Marcelo y Schaunard. Con voz
ahogada por la aflicción dice)
¿Qué quiere decir
ese ir y venir...
ese mirarme así...
MARCELO
(No lo soporta, corre hacia Rodolfo
y abrazándolo, con voz angustiada
le grita)
¡Valor!
RODOLFO
(se precipita a la cama de Mimí, la
sacude, grita con desesperación
extrema, llorando)
¡Mimí...! ¡Mimí...!
(Se arroja sobre el cuerpo de Mimí)
¡Mimí...! ¡Mimí...!
un grito angustioso, arrojándose
arrodillada y llorando a los pies de
Mimí al otro lado de la cama.
Schaunard se desploma sobre una
silla a la izquierda de la escena.
Colline va a los pies de la cama,
quedando aterrorizado por la
de la catástrofe. Marcelo solloza,
volviendo la espalda).
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